Coup de foudre letterario (Privé)

Brivido caldo che scorre sottopelle. Impercettibili onde di desiderio che pulsano dall’animo senza un perché abbeverando il corpo di un godimento ancora assente.
Quel che si scatena quando tra due estranei scatta il cosiddetto “colpo di fulmine” è tanto inspiegabile quanto affascinante. Soggiogati dal molle sconvolgimento delle carni, ci si arrende con lieto abbandono all’invisibile lazo che con mano sensuale zittisce la mente. E così libero, il corpo s’accende dalla fortuita miccia di uno sguardo o di uno scambio di mano. Labbra, petto, pancia, tutto s’infiamma in un perturbante bisogno di lasciarsi andare alla calamita del piacere.
Ma, mi domando, è possibile che lo stesso incendio divampi dall’incontro accidentale di parole? Nessuno scambio di sguardi, nessuna carezza di pelle, nessuna voce a rivoluzionare i sensi ma solo una manciata di lettere scritte per caso. Per caso o dettate quel filo rosso invisibile che a volte tesse trame diaboliche, o divine, tra anime lontane.
Intuire nelle vene di uno sconosciuto interlocutore lo stesso brivido caldo che accende noi leggendo lui, stupiti dalla seduzione dirompente di un silente dialogo, sarà forse solo un’illusione, una fantasia, un dispettoso gioco della mente. Ma è pur sempre un gioco sconvolgente che, ne son certa, da qualche parte nasconde il suo perchè.