Prove generali di solitudine (Privé)

Ogni tanto fa bene fingersi soli. Raccogliersi attorno a se stessi senza attese verso gli altri. Compiere gli abituali gesti quotidiani senza aspettare che qualcuno ci chiami, ci accompagni, ci aspetti, come di solito avviene. Anche gli affetti più profondi e veri potrebbero all’improvviso svanire e forse allenarsi a sperimentare questo brivido di solitudine può aiutare. Può fortificare, aiutandoci ad essere un po’ più preparati ad affrontare la vita, semmai eventi fuori dalla nostra volontà ci costringano prima o poi a camminare senza appoggi.
Svegliarsi la mattina e non ricevere l’abituale buongiorno riempie di un vuoto immenso ma spalanca anche la porta su un nuovo modo d’essere. Del resto ogni nascita non è altro che distacco. Quel primissimo taglio di cordone ombelicale rappresenta simbolicamente tutte le separazioni che l’esistenza tiene in serbo per ognuno di noi. E allora meglio accettare il fallimento di sentirsi sempre avvolti dall’abbraccio di un padre, di un amante, di un amico. Perché prima o poi quell’abbraccio diventerà un bel ricordo, che pur scaldando lascerà solo un brivido.
Per sempre.