Stupore (Privé)

Un inspiegabile senso di diffuso benessere mi pervade. Non ha un perché questo eccitato soffio che s’insinua tra mente e corpo, simile a quel sottile velo di nebbia che proprio ora sta planando sul lago avvolgendo tutto in un cremoso manto d’argenteo stupore.
Ecco… Stupore. É quel che provo di fronte a me stessa. Rapita da uno stato d’animo leggero e profondo, senza apparente sorgente, che mi porta a galleggiare dentro una voluttuosa bolla di piacere. Il piacere di sentirmi semplicemente in armonia con questo tutto ora nascosto agli occhi eppure ben scolpito nel mio presente.
Sarà la fortuna di sapermi amata. O sarà l’ebbrezza d’essere libera d’amare. Fatto sta che carezzo questi istanti di piacevole dolcezza con la meraviglia di chi si sente follemente viva, con l’illusione di restare per sempre così accesa, sospesa nel tempo, nell’abbraccio forte e certo di chi mi capisce. Eccessiva, sempre, ma irrimediabilmente sincera, come ora.
E spero di stupirmi ancora e ancora, continuamente grata alle vibrazioni che colorano la vita, anche oggi eccitata da contagiose emozioni. Così, quel sottile velo di nebbia che ormai ha avvolto il lago col suo cremoso manto si trasforma per incanto in un variopinto sipario in cui specchiarmi, perdermi e ritrovarmi. Fatalmente imbevuta in questo comprensibile senso di diffuso benessere che ancora mi pervade.