Brivido di vita (Privé)

L’ultimo giorno dell’anno si spegne. E la città s’accende di musica e colori, di luci e di sapori. L’albero di Natale, che era planato nel cuore della Piazza come un angelo piovuto dal cielo, ora sembra una solenne regina ingioiellata di brillanti destinata a governare i sudditi danzanti in questa notte ancora da inventare.
C’è un senso di pace tutt’attorno, un velo disteso di immobile serenità, nonostante la festa che incalza. Le voci allegre della gente imbacuccata in se stessa si mescolano alle note della musica diffusa dai chioschi in legno e a quegli odori intensi di Glühwein e di raclette che eccitano i sensi e che da soli raccontano come si ama anticipare il brindisi di San Silvestro da queste parti.
Quest’evanescente mescolanza di sensazioni che intreccia carne e spirito, corpo e anima, pelle e sentimento, parla dei piaceri della vita, della materialità sublimata in spiritualità. Del bisogno irrinunciabile di godere insieme, del buono e del bello, dell’amicizia e dell’amore, goderne a piene mani dalla testa alla pancia con diritto d’ingordigia. Parla della passione da condividere con chi ci ama, possibilmente tenendosi stretti in un fusionale abbraccio per scaldarsi di carezze e baci, avvolti nell’inebriante coperta di un desiderio che culla e alimenta.
Guai rinunciarvi per la paura di un brivido, perché quel brivido è vita! Perché senza il calore della passione che scalpita dentro, l’esistenza sarebbe come quel fiero albero di Natale nudo di brillanti imbevuto in una fredda notte senza stelle.
E allora, mentre l’ultimo giorno dell’anno si spegne e la città s’accende, accendiamo anche i nostri corpi e ubriachiamo i nostri cuori in questa notte ancora da inventare. Intrecciamo le mani, incolliamo le labbra, uniamo le anime. Amiamo e lasciamoci amare senza paura di volare, gioiosamente trafitti da quel brivido di vita chiamato passione.