ANTONELLI SAN MARCO, QUANDO LA PAZIENZA FA LA DIFFERENZA

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 Chi fa vino, fa cultura. E la cultura è un bene che si tramanda nel tempo, attraverso secoli di storia che legano le vicende di intere generazioni al proprio territorio.
Antonelli San Marco è un’azienda vitivinicola forte di un passato che affonda le radici nel lontano Medioevo: 170 ettari di vigneti nel cuore della zona di Montefalco, a San Marco (PG), comune che alcuni documenti medievali citano come “San Marco de Corticellis”, corte agricola longobarda, una delle aree più vocate alla coltivazione della vite e dell’olivo.
La storia racconta che dal XIII al XIX secolo la tenuta fu proprietà del Vescovo di Spoleto e nel 1881 passò nelle mani della famiglia Antonelli, originaria di Spoleto, trasferitasi a Roma da cinque generazioni.
Il presente prosegue con la gestione della famiglia Antonelli, la quale inizia una radicale opera di ammodernamento degli impianti e delle colture. Ed è grazie a questo sposalizio tra tradizione e innovazione che l’Azienda approda nel 1979 all’attività di imbottigliamento dei vini, costruendo il ponte verso il proprio futuro.
Le vigne distribuite su 40 ettari sono impiantate solo nelle parti alte dei versanti collinari, a un’altitudine media di 350 metri s.l.m. I terreni, argillosi e ricchi di calcare, hanno origine geologica diversa tra loro: profondi alcuni, ricchi di scheletro altri, e questa varietà si riverbera nei vini conferendo loro sfumature intense e variegate. Le colline circondate da fitti boschi rappresentano l’habitat naturale perfetto per uve e olive di pregio, frutti preziosi che narrano l’identità di un territorio. Le varietà coltivate a bacca rossa sono soprattutto Sagrantino e Sangiovese, ma anche Montepulciano, Merlot e Cabernet Sauvignon; mentre quelle a bacca bianca sono il Grechetto e il Trebbiano Spoletino.
Al centro dell’Azienda, sotto l’antica casa padronale, si trova la Cantina con nuovi spazi per l’affinamento in legno e in bottiglia e la sala di fermentazione sotterranea dislocata su due livelli. La vinificazione e la svinatura avvengono per gravità, senza l’uso di pompe che danneggerebbero l’integrità delle bucce, accorgimento tecnico particolarmente importante per le uve del sagrantino che conservano così la ricchezza polifenolica. Anche il locale per l’affinamento in bottiglia è stato realizzato sotto il livello del terreno per mantenere una temperatura costante.
La tenuta Antonelli vinifica solo uve di propria produzione, da agricoltura biologica.
Il primo vino biologico è il Grechetto Colli Martani 2012, fiore all’occhiello dell’Azienda, che si affianca ai grandi rossi: dal Montefalco Sagrantino al Contrario Umbria igt, dal Baiocco Sangiovese igt al Trebium Spoleto doc, fino al Passito.
Lavorare in biologico non è solo un modo di operare, ma anche di pensare. Significa infatti considerare il vigneto come un ecosistema vitale, un microcosmo in cui tutti gli elementi che lo compongono convivono in un’armoniosa sinfonia. Questo equilibrio, tanto perfetto quanto delicato, è raggiungibile stimolando la vitalità del terreno, favorendo l’autoregolazione delle singole piante e riducendo gli apporti esterni. È come voler porgere una mano alla natura senza prevaricarla, semplicemente aiutandola ad essere se stessa, conciliando ritmi e pause, proprio come in un’opera musicale. Le concimazioni organiche non servono solo a nutrire le piante ma anche ad arricchire il terreno di humus e di microrganismi. Allo stesso modo, limitare i trattamenti fitosanitari non solo favorisce la salute del prodotto, ma contribuisce a creare un ambiente vitale, dove microrganismi, piante e animali concorrono al benessere dell’intero agrosistema.
Lavorare bio è dunque una filosofia: un percorso lento che richiede pazienza, ma la pazienza è quel valore aggiunto che fa la differenza. E chi fa vino, buon vino, come Antonelli San Marco, lo sa.
www.antonellisanmarco.it
All’interno dell’Azienda, il Casale Satriano affacciato sui Monti Martani è un invito a sostare per immergersi completamente nella natura, nella storia e nell’arte di questi luoghi d’incanto. Una purificazione dello spirito attraverso la rigenerazione del corpo, degustando fragranze e sapori esattamente là dove prendono vita. Non solo vino ma anche grappa e olio extravergine eccellenti. Grazie alla posizione privilegiata nel cuore dell’Umbria, è possibile visitare in giornata i centri storici più suggestivi, da Spoleto ad Assisi, da Todi a Perugia, da Orvieto a Gubbio.
www.satriano.it