IL MESSAGGIO NELLA BOTTIGLIA: SENZA AMORE NON C’É BUON VINO

Tenuta Barone La Lumia, un assaggio della miglior tradizione enoica siciliana
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Nikao, Halykàs e Limpiados: tre esempi di come il vino possa diventare opera d’arte grazie alla passione di chi crede nella tradizione
In fondo, a pensarci bene, ogni bottiglia di vino è una storia da raccontare. Chi beve non solo assapora ma ascolta. Ascolta le parole di chi quel vino l’ha prodotto: storie di sole e vento, di terra e fatica, di sfide e soddisfazioni, di passione ed emozioni. Perché dentro ogni bottiglia è racchiuso un prezioso messaggio dettato dalla voce di intere famiglie legate alle proprie tradizioni, innamorate delle proprie vigne e appassionate del proprio lavoro.
Un’azienda, una famiglia
Senza amore non può nascere un buon vino. Lo sa bene la famiglia La Lumia, gemma della miglior tradizione enoica siciliana. La Tenuta dei Baroni La Lumia si estende nella piana di Licata, in provincia di Agrigento, là dove l’ultimo lembo di Italia si tuffa nel mare africano. Su una superficie di 150 ettari di generosa terra, 40 sono coltivati a vigneto approfittando degli strati gessosi-solfiferi e di un microclima eccezionale per luminosità, prossimità al mare ed escursione termica.
L’azienda vinifica esclusivamente uve proprie, frutto di vitigni autoctoni selezionati tra i migliori di Sicilia: Nero d’Avola, Inzolia, Nerello Mascalese e Frappato, dai quali ottiene vini inconfondibili per intensità di aromi e di gusto.
Originale è anche l’aspetto della Tenuta stessa, risultato armonioso di linee e dettagli architettonici che evocano epoche e paesi lontani. Il casale arabeggiante è stato edificato alla fine del ‘700 dalla stessa famiglia La Lumia e rispecchia la personalità audace e fiera dei vini che produce. Nicolò, l’attuale proprietario, ha alimentato con passione e competenza l’antica tradizione enologica di casa, resuscitando quei vini che in un glorioso passato avevano donato ricchezza ai coloni Rodio-Cretesi riempiendo di opulenza la città di Agrigento
I vini, quadri d’autore
Fare un buon vino non è mai facile. Il successo non viene solo dalla tecnica ma da una segreta alleanza tra la natura e l’uomo, quindi tra la bontà della materia prima e il rispetto con cui la si tratta. Nella tenuta La Lumia la raccolta delle uve avviene manualmente e ogni fase della lavorazione dei grappoli è minuziosamente curata fino all’arrivo in barrique, sotto gli sguardi scrupolosi del barone Nicolò e del figlio Salvatore. La filosofia dell’azienda in merito a questi vini ‘particolari’ si basa sull’eleganza del gusto che deriva da un riuscito matrimonio tra le doghe di allier e la struttura del vino.
Il barone Nicolò, con la saggezza di un padre lungimirante, ricorda spesso al figlio Salvatore che: “produrre vino è come dipingere! Bisogna avere la giusta tavolozza dei colori. Il dosaggio della barrique deve essere come il colpo di pennello sulla tela, morbido e delicato.”
In tal senso, la Tenuta Barone La Lumia produce vere e proprie opere d’arte: recuperando alcuni dei sistemi di vinificazione utilizzati dai coloni Rodio-Cretesi nel quinto secolo a.C. ha ideato la linea dei Grecischi: Nikao, Halykàs e Limpiados, tre vini straordinariamente virili per struttura e aromi persistenti, che sprigionano, oltre ai caratteri del territorio, cinquemila anni di gloriosa storia. In altre parole, questi vini possiedono il tocco di pennello che fa la differenza in un quadro d’autore.
Salvatore La Lumia, tempo fa, confidò che il segreto della lunghezza al palato dei suoi vini è costituito dalla massima estrazione delle sostanze aromatiche e dal rispetto del tempo, grande alleato del grande vino, nonché da appassimenti su pianta, ossidazioni naturali e lunghissime permanenze sulle bucce. Sarà certamente così. Eppure per far vini così speciali qualche altro segreto ci sarà ma, in quanto tale, resterà per sempre custodito nel messaggio di ogni bottiglia, raccontato dalla piacevolezza di un sorso di Cadetto, Don Totò o Nikao. Ad ogni intenditore il suo quadro d’autore!
 
www.baronelalumia.it