E’ così eccitante abbandonare il corpo all’indolenza del pensiero.
Lentamente, chiudere fuori il mondo … fregarsene delle radici, dei doveri e delle colpe e giocare finalmente a sentirsi liberi vibrando nel sensuale andirivieni della muta fantasia.
E’ un lusso che può permettersi solo chi è in pace con se stesso e può così intrattenersi in conversazioni pericolosamente intime con la propria anima senza sperdersi nei labirinti delle sue ombre.
In questi momenti, quando il corpo risorge sciogliendosi tiepido al pensiero, la solitudine diventa una fedele amica, una maliziosa amante e una complice perfetta per godere di sé anche insieme a chi non c’è.
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